Case Study
Investimento in Diamanti
L’investimento in diamanti è una forma di investimento che avviene principalmente attraverso il canale bancario secondo uno schema abbastanza semplice basato su un servizio di jewellery consultancy: i clienti interessati, che spesso vengono “esortati” dalle banche, vengono segnalati a società operanti nel settore dei preziosi dalla Banca stessa, che per questo servizio riceve una retribuzione.
Le società incaricate dal cliente svolgevano, per suo conto, un’intermediazione nell’acquisto di diamanti “nuovi” o nella loro rivendita.
Tale attività veniva remunerata con una commissione che incideva sul prezzo in misura percentualmente decrescente a seconda del tempo trascorso fra l’acquisto e la richiesta di rivendita.
Investimento in diamanti conviene
Al momento di investire in diamanti, uno degli elementi tenuti maggiormente in conto sono le 4 C, ovvero i quattro fattori che determinano il valore finale del diamante:
- Carat (peso);
- Cut (taglio);
- Clarity (purezza);
- Colour (colore).
Bisogna inoltre tener conto del Certificato del diamante.
I motivi per cui l’investimento in diamanti conviene sono molteplici: i diamanti sono un mezzo di trasferimento del valore; i diamanti sono un bene durevole; si tratta inoltre di un bene che ha un grande valore aggiunto e che è a prova di inflazione.
Rischi investimento in diamanti
Quando si parla di questo mercato, bisogna pensare ad un investimento di medio-lungo periodo. Questa attesa, così si potrebbe definire, potrebbe rappresentare uno dei rischi dell’investimento in diamanti.
La valutazione della convenienza che deriva da questo tipo di investimento, infatti, dipende molto dall’obiettivo dell’investitore: se si è alla ricerca di un investimento sicuro e di medio-lungo termine, allora il rischio viene annullato. Esistono dunque tre grandi rischi e svantaggi associabili all’investimento in diamanti:
- Investimento a medio-lungo termine
- Prezzi spesso poco trasparenti
- Difficoltà nella vendita
